Tweet Senza Prometeo: luglio 2012

giovedì 19 luglio 2012

mercoledì 4 luglio 2012

Le compensazioni che non compensano

In un'area limitata e gia' molto inquinata si vuol far coesistere una struttura che smaltisce rifiuti tossici di origine industriale, un'inceneritore tra i piu' grandi d'Europa e una discarica di servizio il tutto paradossalmente nella prossimita' di un ospedale come il San Luigi di Torino creato per curare le patologie polmonari . Questa e' l'Italia e questi sono gli amministratori !


Nel sito della  “citta’ di Torino”  appare un comunicato stampa cosi titolato : UNA NUOVA PISTA CICLOPEDONALE IN VIA ANSELMETTI  .  La pista in questione  fa parte delle cosiddette opere compensative  che verranno messe in atto  nelle aree piu’ interessate alla presenza del costruendo inceneritore del Gerbido . La domanda che sorge spontanea e’ : cosa dovrebbero compensare queste opere ?  una presenza ingombrante e di impatto estetico negativo ? se fosse questo, nella zona  gia’ si “gode” della vista delle ciminiere di Mirafiori , dei viadotti della tangenziale , di fabbriche dimesse . Allora forse devono compensare il disagio arrecato dalle imprese costruttrici  del genere “ ci scusiamo del disagio , stiamo lavorando per voi “ . Ma l’inceneritore viene costruito, astutamente,  in una lingua di territorio che rientra provvidenzialmente nei confini del comune di Torino , ma dista a poche centinaia di metri dai territori dei comuni di Beinasco, Orbassano e Grugliasco  e in una zona  dove quel genere di disagio e’ assai limitato per non dire nullo .

Quello che nessuno degli amministratori interpellati ha mai detto a chiare lettere e’ che le compensazioni riguardano le ricadute sulla salute delle popolazioni vicine (e lontane) dall’inceneritore  che le opere di compensazione non compenseranno affatto semplicemente perche’ per compensare la morte delle persone per tumore da inceneritore non basterebbe una sentenza  di condanna  pari a quella comminata nei confronti dei responsabili dell’Eternit  

Far percorrere su una pista ciclabile cittadini ignari e indifesi nelle vicinanze di un inceneritore e’ perfino peggio che  programmare una gita turistica  nelle vicinanze di Cernobil .

Gli inceneritori di nuova generazione, a causa delle elevatissime temperature di combustione  dei rifiuti, cioe’ delle migliaia di materiali diversi  che confluiscono nell’impianto, generano non solo le famigerate diossine , ma polveri ultrasottili , le cosiddette nanoparticelle  PM 2,5 e PM 1,0 che nessun filtro puo’ trattenere , queste polveri a loro volta composte da migliaia di elementi cancerogeni, finiscono nei polmoni e poi nel sangue dei cittadini esposti, con rischi non piu’ probabili , ma certi per la salute : in altri termini per dirla in sintesi  , piu’ si respira e piu’ si muore .

Dovremo vivere come in un gioco alla roulette russa dove la pistola con i proiettili e’ l’inceneritore e i mandanti sono questi politici che lo hanno voluto , quelli che ora ci vorrebbero compensare facendoci respirare di piu’ e meglio con una bella pista ciclabile .

Le alternative esistono , le proposte anche , ma conviene di piu’ costruire inceneritori ( che altri paesi stanno dimettendo ) ed e’piu’ comodo accusare di allarmismo chi informa seriamente sui pericoli, piuttosto che cercare soluzioni piu’ moderne , redditizie e salubri di un inceneritore.  I  rifiuti non si “valorizzano “ bruciandoli  , ma trasformandoli in nuove materie prime da rimettere in ciclo e la salute non si monetizza ne si compensa , ma si tutela .

Diego