Tweet Senza Prometeo: ottobre 2012

lunedì 22 ottobre 2012

C'è chi dice NO

Nella societa' liberista , dei consumi, della globalizzazione , della finanza creativa  , dei pensieri unici e dei politici senza idee si contrappongono movimenti, associazioni di cittadini , gruppi e societa' che si dichiarano e manifestano contro le opere pubbliche .
 Dalla Tav alle autostrade , dai rigassificatori agli inceneritori , dalle trivellazioni ai ponti sugli stretti, sembrano uniti contro tutto e tutti .
 Perche' questo fenomeno di nuova contestazione e' sempre piu' diffuso e cosi radicale ?
Nasce una nuova consapevolezza che muove dalla constatazione di un progresso incapace di dare benessere , un progresso vecchia maniera che si configura come distruttivo e inefficace sul piano ambientale , ma anche sul piano economico . La macchina della crescita assomiglia sempre piu' ad un buldozer  che viaggia alla cieca tutto distruggendo senza nemmeno dare in cambio quella vita migliore e quel lavoro che da anni ormai promette invano .
 Diventa sempre piu' evidente che stiamo andando a sbattere senza nemmeno un freno che ci rallenti verso un disastro ambientale di proporzioni mondiali e un parallelo disastro economico altrettanto epocale .
Di fronte a cio' chi si ostina a credere che nuove strade, nuove ferrovie, nuove centrali , nuovi sperperi di risorse possano risollevare le sorti delle economie occidentali e non solo o e' pazzo o e' cieco . Queste proteste , spesso localizzate e che mirano ad un interesse limitato, se prese nel complesso ci stanno dicendo BASTA ad uno sviluppo insostenibile e ci stanno chiedendo un inversione di tendenza capace di prendere in seria considerazione le alternative che pure esistono e quand'anche non garantissero una ripresa economica comunque limiterebbero i danni provocati da anni di sfruttamento delle risorse e di rincorsa verso una eterna crescita che costituisce la vera utopia del nostro tempo ... e si sa ,le utopie hanno creato piu' campi di concentramento che campi di grano .