Tweet Senza Prometeo: La scrittura e l'anima : considerazioni agnostiche .

lunedì 22 agosto 2016

La scrittura e l'anima : considerazioni agnostiche .

" La scrittura e l'anima " un insieme di dotte considerazioni psicoanalitiche sul tema della scrittura tratte dalla rivista "L'ombra" del dicembre 2015. 
Ciò stimola considerazione anche di tipo filosofico sul significato di verità e di sincerità sia in relazione a colui che scrive che a colui che legge.
 I motivi che spingono a scrivere sono molteplici tra cui do priorità alla assunzione di responsabilità, al "metterci la faccia", ma anche alla difficoltà di esprimere in modo compiuto e preciso, con tutti i limiti che comunque esistono, il pensiero attraverso la porta stretta della parola. 
Ma come si può definire la sincerità dello scrittore che vuole aprirsi ad un interlocutore rispetto alla "verità". E colui che legge di quali vocabolari mentali è attrezzato per tradurre lo scrivente in modo confacente. 
Alla luce delle complesse relazioni psicologiche che sono alle radici della personalità visibile si può ancora parlare di sincerità? È sincero colui che semplicemente è convinto di esserlo anche se esiste in alternativa ad una verità a lui misconosciuta ? E ancora, la stessa verità è quella personale, in assenza della "Verità" ? 
Di fronte alla psicoanalisi l'individuo è nudo e teoricamente ogni sua parola potrà essere "usata contro di lui" o a suo vantaggio anche in relazione all'analista con cui il cosiddetto paziente si trovera' a rapportarsi , perché ogni parola è apparenza se essa è la pianta che si erge oltre la sua radice . 
Di fatto la verità è come il sacro graal, un'araba fenice e in definitiva non esiste come entita' fissa e' intangibile, ma rimane nel contesto di una continua evoluzione . Se veramente l'analista non e' piu' colui che siede alle spalle del paziente come un poliziotto o un notaio, allora il dialogo si umanizza e il dialogo diventa prioritario .

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